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sabato 7 gennaio 2017

BUFALE: UN VIZIO ANTICO SEMPRE ATTUALE




E' veramente raccapricciante il dibattito che si è acceso sulle "bufale" in internet. La prima considerazione che sorge spontanea è che per anni nessuno ha fatto caso alle bufale che hanno distrutto la vita di tanti semplici cittadini o di figure anche non secondarie della vita della Repubblica che grazie a quel venticello chiamato calunnia sono entrate nel tritacarne della "voce del popolo" o di mass media privi di etica professionale. C'è voluta l'elezione negli State e la sconfitta del SI per far emergere una verità che tutti hanno sotto gli occhi da decenni: l'utilizzo delle falsità per affermare se stessi, il proprio gruppo, il proprio movimento o il proprio partito.
Con la rete, un tragico ed abominevole modo di vivere e di affermare le proprie "ragioni", ha trovato uno strumento potentissimo per diffondere la calunnia, la bugia, la falsità che più conviene al singolo, al gruppo, al movimento al partito avversario in quel dato momento. 
Come ha detto Papa Francesco: "La calunnia è antica quanto il mondo e se ne trovano riferimenti già nell’Antico Testamento. (...). Quando non si poteva ottenere qualcosa «per una strada giusta, una strada santa», si utilizzava la calunnia, che distrugge. E «questo ci fa pensare: noi tutti siamo peccatori, tutti. Abbiamo peccati. Ma la calunnia è un’altra cosa». È un peccato, ma è anche qualcosa di più, perché «vuole distruggere l’opera di Dio e nasce da una cosa molto cattiva: nasce dall’odio. E chi fa l’odio è Satana»".
Col "venticello" (cuttigghiu da cortile in siciliano) nei cortili della mia città, in Sicilia, si distruggeva la reputazione di una ragazza o di un'intera famiglia all'interno del proprio quartiere; oggi con la rete è possibile massacrare la reputazione di una persona non solo nel quartiere o nella città, ma nell'intero villaggio globale e secondo l'esposizione della persona presa di mira la risonanza del fatto assume rilevanze più o meno grandi. Ma dal cortile degli anni '50 e '60 della mia gioventù, si è passati ai mezzi di comunicazione, certo non tutti fortunatamente, ma certamente parte di essi, si chiamino essi giornali, TV o radio, utilizzano falsità o verità distorte ad hoc. Soprattutto negli ultimi anni, parte dei mass media, hanno cercato fondamentalmente la notizia "forte", poco importava e importa cosa può produrre nella vita delle persone e degli affetti che vivono intorno alle persone. Si cominciò pesantemente con gli avvisi di garanzia nei primi anni '90. Chi ne riceveva uno (e chi ancora oggi ne riceve uno) era e - purtroppo - ancora oggi è automaticamente colpevole. Paradossalmente (ma non troppo) oggi i censori di un tempo (5stelle, Lega, ecc.) sono diventati improvvisamente garantisti, chissà perché....
Oggi è il tempo della Bufala per distruggere l'avversario politico; se ne producono in quantità industriale e le si postano continuamente dai buoni seguaci di Gobbles secondo il suo detto nazista: "Ripeti una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità". Ripetendo bugie per milioni di volte su ebrei, gay, zingari, ecc. si arrivò ai campi di sterminio e alle nefandezze orrende del fascismo e del nazismo. Nell'augurarmi che attraverso questa strada anche oggi non si approdi agli atti orrendi che i nostri padri e i nostri nonni hanno vissuto durante la guerra, non riesco a comprendere perché non si colpiscono le fonti (i siti) che elaborano queste bufale. Perché non tornare a lottare correttamente per le proprie idee? Perché non usare la lotta buona, la lotta pulita, abbandonando la lotta sporca, la calunnia. Perché?