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domenica 16 ottobre 2016

Referendum e DEF cartine di tornasole di una sinistra fuori dal tempo e dalla storia


E' proprio vero, quella dei D'Alema, dei Cuperlo, dei Civati, dei Fo (figlio), e l'elenco potrebbe continuare, è una sinistra (?) vecchia, miope, legata ad un tempo ed ad una società che non c'è più. Una pseudo-sinistra antica fuori dal tempo e dalla storia, fuori dai quartieri, dalle periferie ed immersa nei salotti, adagiata su soffici cuscini.
Una sinistra (?) che non si vergogna a stare in compagnia dei vari Fini, Pomicino, De Mita, ecc. Ma non perchè ci sia qualcosa da vergognarsi, ma perchè era proprio questa sinistra e i suoi rappresentanti di ieri a dire, anni fa, che era esecrabile accompagnarsi con cotanta "destra" famigerata.
Una sinistra ideologica e conservatrice che coglie solo dopo decenni i cambiamenti della società; successe così col referendum sulla scala mobile, con gli accordi dei primi anni '90 tra Governo e Sindacati, con Tarantelli, con Marco Biagi, con lo stesso Statuto dei Lavoratori, al suo varo avversato dall'allora PCI.

Una sinistra che non riconosce neanche i gravissimi errori fatti durante gli anni del suo Governo, come ad esempio la riforma del Titolo V studiata dal II Governo D'Alema e varata dal Governo Amato. Una Riforma che ha dilaniato interi settori economici come il Turismo e ha parcellizzato settori strategici di welfare come la Sanità.  Scelte fatte per sterilizzare e sopravanzare le novità politiche del momento, allora era il tempo del Federalismo della Lega e così la Sinistra ebbe la grande idea di scavalcarla a Destra con la riforma del Titolo V.

Oggi siamo al solito schema con il NO al Referendum sulla Riforma Costituzionale e con le critiche al DEF varato dal Governo Renzi. 

Una Riforma che non intacca il "cuore" della Costituzione ma che cerca di migliorare quelle parti che gli stessi padri costituenti reputavano dovessero migliorarsi già decenni fa, in quanto frutto di mediazioni. Migliorarla ad esempio riducendo il numero dei parlamentari ed eliminando, finalmente, un bicameralismo perfetto che ha solo prodotto ritardi normativi in un mondo che ormai si sviluppa e cambia con una velocità che, nel secolo scorso, non era neanche immaginabile.

Anche sul DEF 2017 hanno qualcosa da dire, stando in buona compagnia con le opposizioni "naturali", quali la Lega, i Brunetta, ecc. Poco importa se finalmente si è ricominciato a discutere e negoziare con i Sindacati Confederali, se si prevedono il finanziamento dei contratti di lavoro del pubblico impiego (dopo anni di mancati rinnovi) o il rifinanziamento di un settore strategico per la civiltà di un Paese, qual'è la Sanità. Non importa poi se si riparla e si creano le prime modifiche alla Legge Fornero, consentendo una maggiore flessibilità dell'uscita dal mondo del lavoro, l'importante è criticare alla Travaglio.

Certo tutto è migliorabile, ma dopo anni di "gioco in difesa" dei nostri Governi, finalmente un pò di sano attacco, fatto anche di contestazione alle politiche economiche dell'UE e della Germania (restrittive quando si parla delle altre Nazioni....). Ma sopratutto finalmente l'inizio del ritorno di interventi pubblici (defiscalizzazione, investimenti ecc) sull'economia dopo anni di teorizzazioni di un mercato liberalizzato in maniera selvaggia e senza necessità di controllo dello Stato. Una politica economica, che ha distrutto il ceto medio e ha concentrato nelle mani di pochi la ricchezza di un Paese ed ha creato milioni di poveri.
Ai D'Alema io preferisco i Peppone ed i Pipetta.