Brexit, una sconfitta tutta europea
Quello che sta succedendo in Italia con i 5stelle, in Europa con Bretix e spero non succederà con Trump tra qualche mese in USA, mi dà tanto la sensazione di una sorta di rivoluzione silenziosa dei più poveri e per poveri non intendo solo quelli che nel secolo scorso erano considerati tali, ma anche i nuovi poveri, cioè tutta quella fascia di popolazione che un tempo era chiamata ceto medio.
Le politiche di contenimento estremizzate e imposte da Berlino, hanno prodotto questa ribellione, dai quartieri periferici delle grandi città, alla parte contadina della ricca Inghilterra, passando per l'ideologia di estrema destra populista alla Le Pen.
L'insicurezza nel domani di larghi strati della società ed in particolare i più anziani come dimostra l'analisi del voto Brexit, con le fasce di età al di sopra dei 40 che hanno votato OUT. Gli anziani hanno deciso per i giovani e lo hanno deciso per la loro insicurezza, dettata dalla globalizzazione, e dalla paura di ciò che non si conosce, cioè dell'altro, del diverso, dell'immigrato.
E' un'altra sconfitta per la solidarietà planetaria, a favore di un egoismo nazionalista che cresce e monta; un sentimento che si sviluppa in Italia, in Austria, in Ungheria, in Inghilterra, in Francia e che farebbe tornare indietro di un secolo questa Europa, al secolo dei protezionismi, dei populismi e dei nazionalismi che hanno devastato le nazioni con il sangue delle guerre e le atrocità e le morti dei gulag e dei lager.
Paradossalmente il desiderio di "comunità" dei singoli si esprime nel rivivere il nazionalismo (vogliamo auto-determinarci, non vogliamo che l'europa decida per noi, ecc.), ma si trasforma in individualismo quando il voto implica scelte di politica internazionale.
Ormai vince l'egoismo, l'egoismo di Cameron che credeva così di rafforzare una leaderchip molto debole, nonostante fosse riuscito, solo poco tempo fa, ad ottenere altri privilegi per l'Inghilterra da parte dell'UE ed anche l'egoismo e l'individualismo dettati dalla paura, dei tanti inglesi che hanno votato out.
Ciò non significa che le colpe sono da addebitarsi totalmente a quell'isola al di là della manica, gravi colpe ha l'UE e quindi anche chi ne è stato il motore.
Forse è il tempo di passare da un'Europa unicamente o maggiormente economica ad un'Europa politica e sociale, con politiche moderatamente espansive, in tal senso, ad esempio, non si capisce perché gli investimenti degli Stati debbono entrare nel calcolo de deficit.
Un'Europa unita può rinascere se si recuperano i valori e l'idealità che la fondò; si potrebbe cominciare a farla guidare da veri leader politici e non da Commissari politici.